Intervista a: C. Cillo (Carl Zeiss S.p.A.)

Questionario su software per CMM in preparazione ad un articolo di Probing

(Utilizzare per la risposta la cella immediatamente sotto la domanda)

 

  1. L’utilizzo del linguaggio Standard DMIS è un plus oppure la programmazione proprietaria risolve ugualmente le necessità dell’utilizzatore? Tra un codice dotato di un vocabolario comune e un linguaggio proprietario, cosa è meglio secondo voi e che esperienze avete di feedback dai vostri clienti?

    Quello che crediamo, confermato dal feedback dei clienti, è che sia un plus in quanto la programmazione proprietaria risolve il 100% delle necessità degli utilizzatori.

     

  2. I++ è un linguaggio d’interfaccia unificato per permettere applicazioni su piattaforme diverse. Un cliente beneficia realmente di questo protocollo? Esiste sul mercato uno standard? Qual è lo stato dell’arte e che esperienze avete?

    Lo fornitura di questo formato accade in rarissimi casi. 

     

  3. Le norme sulle tolleranze (sistemi ISO‑GPS o ASME‑GD&T), sono facilmente fruibili dagli utilizzatori? È possibile per loro applicare differenti metodi di analisi e di calcolo? Molti utilizzatori chiedono le differenze tra i due sistemi, come rispondete alle loro domande?

    Sono facilmente fruibili a patto che gli utilizzatori conoscano la teoria alla base delle norme stesse, per questo forniamo corsi di formazione ad esse dedicati.

     

  4. Il vostro software è già stato utilizzato su sistemi duplex (es. doppio braccio in modalità sincrona)?

    Sì. 

     

  5. Il vostro software è già stato utilizzato su macchine utensili? Quali potenzialità e criticità?

    No.

      

  6. Nelle aziende sono presenti numerosi CAD; come si valutano le potenzialità di un software rispetto ai file CAD presenti in azienda?

    Paragonabili.

      

  7. Avete la capacità di gestire grandi nuvole di punti (es. creazione feature, estrapolazione elementi, meshing)?

    Sì.

      

  8. Come viene gestito il sistema offline? Come viene gestito sul PC collegato alla CMM?

    Il sistema offline non necessità di collegamento alla CMM.

     

  9. Il mercato presenta da sempre i sensori trigger e ormai molto consolidati sono anche i sensori in scansione continua a contatto. Da alcuni anni si vedono sempre più laser e telecamere. Una richiesta del mercato sembra essere dunque la versatilità delle applicazioni. Come siete posizionati rispetto alla capacità di interfacciarvi con differenti sensori? Riuscite a gestire differenti tipologie di sensori in contemporanea?

    Sì, le nostre strumentazioni sono dotate della tecnologia multisensore.

      

  10. Per ottimizzare la velocità di esecuzione dei part-program di misura, molti costruttori di CMM propongono soluzioni di sensori a 5 assi; voi cosa ne pensate?

    Pensiamo che, a seconda delle applicazioni, la soluzione può essere valida o inefficace.

     

  11. Quale modalità di reportistica proponete e quanto siete disponibili a personalizzare esigenze del cliente rispetto a interfaccia con altri prodotti commerciali? Esiste la necessità di avere reportistica innovativa? (ad es. PDF3D, mappa termica in 3D). Questa innovazione potrebbe essere un plus per gli utilizzatori?

    La nostra reportistica offre già la possibilità di avere sia mappa termica che grafica 3D ed è completamente personalizzabile.

      

  12. Il vostro software ha strumenti per fare elaborazioni per ottimizzare le prestazioni metrologiche? Avete strumenti di strategia di misura dedicati (ad es. modalità di misura comparativa)?

    Sì.

     

  13. Avete strumenti di stima dell’incertezza delle caratteristiche misurate?

    Sì.

     

  14. Quali sono le caratteristiche offerte dal software per migliorare la produttività aziendale? I clienti sono consapevoli di queste opportunità e/o stimolano i produttori di software a lavorare in questa direzione?

    Il nostro principale software di misura offre una piena compatibilità con i maggiori programmi per progettare (es. NX, CATIA, SOLIDWORKS…), la quale consente, in maniera gratuita, di importare e in automatico di programmare, in funzione della quotatura del componente stesso. Questa funzionalità riduce drasticamente i tempi di creazione dei cicli di misura e annulla gli eventuali errori di programmazione spesso causati da inesperienza, interpretazione e disattenzione dei collaudatori.

     

  15. Rispetto all’industria 4.0 e alle potenzialità che offre, che possibili utilizzi vedete nel futuro dei software di misura?

    Crediamo in una sempre maggiore integrazione tra la progettazione, la produzione ed il collaudo, tramite l’ausilio di network sempre più strutturati, rapidi e completi.

      

  16. Alcune aziende propongono contratti di manutenzione per il software di misura. Che benefici portano quelli che proponete (se li proponete)?

    I contratti di Manutenzione Software SMA, oltre a permettere ai clienti di utilizzare l’ultima versione di software disponibile, danno la possibilità di usufruire gratuitamente del servizio di consulenza telefonica HOT-LINE, nonché di ordinare accessori e/o servizi di misura a condizioni agevolate.

     

  17. Molti clienti fanno fatica a capire la differenza tra proprietà e licencing del prodotto. Ci potete chiarire questo punto? Quando un cliente compra il vostro software di misura, cosa sta comprando?

    Quando un cliente compra il nostro software compra la licenza all’uso dello stesso e non la proprietà del medesimo, essa resta al creatore del prodotto. Il cliente beneficia dell’uso del sistema senza alcuna limitazione.

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L'Associazione CMM Club Italia è nata
il 3 dicembre 1997 sotto il patrocinio e la guida scientifica dell'Istituto di Metrologia "Gustavo Colonnetti" del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IMGC).
Nel 2006 dalla fusione IMGC con IEN è nato l’INRiM: Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica.

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